Relazione


 

 L’ECLISSI TOTALE DI LUNA DEL 28 SETTEMBRE 2015
(Circostanze e caratteristiche)

A cura di Michele Martellini

 

Nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 settembre si verificherà un’eclissi totale di Luna che sarà visibile in Italia e nel resto d’Europa. Il fenomeno potrà inoltre essere osservato da Asia, Africa, Oceano Atlantico e America.

La magnitudine dell’eclissi sarà 1,2764.

 

CIRCOSTANZE DELL’ECLISSI (ISTANTI IN ORA LEGALE ESTIVA)

(fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Eclissi_totale_di_Luna_28_09_2015;
altezza calcolata per le coordinate dell’Osservatorio Astronomico “Alpi Apuane” – Stazzema (LU)

 

FASE DATA  ORARIO ALT. LUNA
Inizio Eclissi di Penombra 28/09/2015 02h11m47s 43°51’
Inizio Eclissi Parziale 28/09/2015 03h07m11s 38°45’
Inizio Eclissi Totale 28/09/2015 04h11m10s 30°34’
Massimo dell’eclissi 28/09/2015 04h47m07s 25°07’
Fine Eclissi Totale 28/09/2015 05h23m05s 19°19’
Fine Eclissi Parziale 28/09/2015 06h27m03s 08°43’
Fine Eclissi di Penombra 28/09/2015 07h22m27s -01°02’

La Luna si troverà al Perigeo (punto di massimo avvicinamento alla Terra) proprio il 28 settembre, alle ore 03:45 ora legale estiva quindi appena 26 minuti prima dell’inizio della fase di totalità: in quel momento la Luna si troverà a “soli” 356.877 Km dalla Terra, ci apparirà quindi un po’ più grande del solito, circa il 14% in più di quando è all’apogeo; è proprio il caso di dire che sarà una “super-luna” ! Sarà la prima volta in oltre 30 anni che una “super-luna” coinciderà con un’eclissi totale di Luna.Contatti eclissi sett. 2015

Questa eclissi è l’ultima di una “tetrade”. La tetrade è una serie di quattro eclissi lunari totali che avvengono nell’arco di due anni. Quella del 28 settembre è, appunto,  l’ultima della tetrade cominciata il 15 aprile 2014. Il fenomeno delle tetradi è molto interessante. Nel periodo compreso tra il 1999 a.C. e il 3000 d.C. ci sono 4.378 eclissi di penombra (36,3%); 4207 eclissi parziali di Luna (34,9%) e 3479 eclissi totali di Luna (28,8%).  Approssimativamente il 16,3% (568) di tutte le eclissi totali di Luna si verificano all’interno delle 142 tetradi che si manifestano nel lungo arco di tempo preso in considerazione (Espenak e Meeus, 2009).

Il primo a focalizzare l’attenzione  sulla frequenza delle tetradi fu l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli il quale notò come la frequenza delle tetradi è variabile nel tempo. Egli notò infatti che le tetradi sono relativamente frequenti durante un intervallo di tempo di 300 anni mentre non se ne verifica alcuna nei 300 anni successivi. Per esempio non si sono verificate tetradi  dal 1582 al 1908, ma 17, invece sono ricomprese nei successivi 2 secoli e mezzo (dal 1909 al 2156). Il periodo di circa 565 anni della “stagione” delle tetradi è determinato al lento decremento dell’eccentricità dell’orbita della terra. Conseguentemente il periodo delle tetradi gradualmente diminuisce (Meeus 2004). In un futuro molto lontano, quando l’eccentricità sarà 0, le tetradi non saranno più possibili. Altra curiosità interessante:  la magnitudine* delle eclissi totali che ricadono nelle tetradi, sono relativamente piccole. Nel periodo 1901 – 2200 la maggiore magnitudine di una eclissi totale di Luna ricadente in una tetrade è stata 1,4251 il 13 aprile 1949. Per comparazione, la magnitudine di alcune altre eclissi totali nello stesso periodo sono state molto maggiori come ad esempio l’eclissi del 16 luglio 2000 e quella che si verificherà il 26 giugno 2029 con una magnitudine rispettivamente di 1.7684 e 1.8436.

La tabella sotto riportata elenca le 8 tetradi del XXI secolo: possiamo osservare come la prossima tetrade l’avremo nel biennio 2032 – 2033.

Tetradi di eclissi totali di Luna dal 2001 al 2100
 
Tetrade   1^ Eclissi 2^ Eclissi 3^ Eclissi 4^ Eclissi
           
1   2003 May 16 2003 Nov 09 2004 May 04 2004 Oct 28
2   2014 Apr 15 2014 Oct 08 2015 Apr 04 2015 Sep 28
3   2032 Apr 25 2032 Oct 18 2033 Apr 14 2033 Oct 08
4   2043 Mar 25 2043 Sep 19 2044 Mar 13 2044 Sep 07
5   2050 May 06 2050 Oct 30 2051 Apr 26 2051 Oct 19
6   2061 Apr 04 2061 Sep 29 2062 Mar 25 2062 Sep 18
7   2072 Mar 04 2072 Aug 28 2073 Feb 22 2073 Aug 17
8   2090 Mar 15 2090 Sep 08 2091 Mar 05 2091 Aug 29

(Da “Eclipses During 2014, F. Espenak, Observers Handbook: 2014, Royal Astronomical Society of Canada).

*Per  “magnitudine” o “grandezza” di un’eclissi di Luna si intende  la porzione di diametro lunare oscurata dall'ombra della Terra al momento della fase massima dell'eclisse, misurata lungo il diametro comune.

 

 A differenza delle eclissi totali di Sole, quelle totali di Luna hanno durate assai maggiori: nel caso dell’eclissi del 28 settembre, 1 ora e 12 minuti circa. Sono anche comode da osservare perché a differenza delle eclissi di Sole, quelle di Luna sono più lunghe, durano ore e non pochi minuti, e non richiedono un’attrezzatura protettiva particolare per essere osservate. Suggestive visioni della Luna durante la fase della totalità si hanno facendo uso di binocoli a ingrandimenti non troppo elevati.

Il fenomeno sarà caratterizzato dal fatto che la superficie del nostro satellite assumerà una colorazione rossastra in prossimità della totalità e per tutta la durata di quella fase.  L’effetto è dovuto all’atmosfera terrestre che come una lente rifrange una parte dei raggi solari anche all’interno dell’ombra e poiché la luce con lunghezza di onda vicino al rosso viene assorbita di meno, la superficie lunare eclissata assumerà una colorazione rossastra più o meno intensa.

Il grado di scurezza della Luna durante la fase della totalità però non è sempre lo stesso per ogni eclisse, anzi non si può predire con esattezza la sfumatura. Nel 1920 l’astronomo francese André Danjon elaborò una scala (detta appunto scala di Danjon) con la quale è possibile “descrivere, attraverso il valore assegnato il grado di scurezza dell’eclissi.

 

SCALA DI DANJON

Livello - Descrizione

 

0 - Eclisse molto scura, con disco  talora  del tutto  invisibile, soprattutto  nel  mezzo della totalità.

 

1 - Eclisse scura con colorazione  grigiastra o marrone; dettagli lunari difficili  da  distinguere.

 

2 - Eclisse di colore rosso scuro con una zona più scura nel centro dell'ombra. Bordo esterno dell'ombra relativamente chiaro.

 

3 - Eclisse rosso mattone, con l'ombra generalmente contornata da una zona grigia o giallastra piuttosto chiara.

 

4 - Eclisse molto chiara colore rosso rame o arancione. Zona esterna all'ombra molto luminosa, di tonalità azzurra.

  

Il grado di scurezza e arrossamento sono legati a vari fattori tra i quali ricordiamo i seguenti.

1) Inquinamento  corpuscolare dell'alta atmosfera, al quale contribuiscono nella fascia più alta (da 100 a 40 km) le polveri delle micrometeoriti vaporizzate e nella fascia inferiore (da 30 km al suolo), le polveri vulcaniche e lo smog delle attività umane; infatti molte eclissi particolarmente scure sono in rapporto causa ed effetto con grandi eruzioni vulcaniche avvenute mesi o anni prima.

L’eruzione del Pinatubo nelle Filippine del 1991 provocò l’immissione nell’ atmosfera di enormi quantità di ceneri vulcaniche. Di conseguenza ci furono eclissi molto scure.

2) L’attività solare che ha un periodo di 11.1 anni; le eclissi che avvengono poco dopo il minimo solare sono molto scure; le successive diventano progressivamente più chiare, anche se con fluttuazioni casuali, fino a poco  prima del minimo solare seguente; in vicinanza del minimo la curva di luce crolla bruscamente al minimo valore. La correlazione con l'attività solare si spiega ricordando che il sole emette fasci di particelle molto energetiche che eccitano fenomeni di luminescenza sul suolo lunare. Infatti la Luna, priva di schermo atmosferico , assorbe il 97 % della radiazione solare; in particolare le radiazioni UV e X eccitando la rocce lunari provocano una emissione luminosa variabile nel tempo che cade nella regione rossa dello spettro. Col procedere del ciclo l’attività solare si concentra verso l'equatore solare ed il flusso di particelle, radiale alla superficie del sole, può colpire la Luna e la Terra (con produzione di aurore polari). Durante l'eclissi la Luna rimane colpita dai raggi X provenienti dalle parti non eclissate della corona e dal flusso di elettroni e protoni del vento solare deflesso dai campi gravitazionale e magnetico della Terra.

 

Ultimo aggiornamento 20/09/2015
 


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