Relazione


 

ECLISSE SOLARE DA EBENZEE

 11 AGOSTO 1999

a cura di Diego Vanelli

 

Anche se sono uno dei pochi soci del GAV ad averla vista, devo ammettere che è stata un eclisse di sole totale veramente “sofferta”, cominciando dal convincere i miei genitori a lasciarmi andare in Austria da solo, alle ore passata su Internet a cercare carte meteorologiche che non prevedessero pioggia sull’Austria sono partito da Viareggio la mattina di martedì 10 Agosto, a bordo del pullman a due piani messo a disposizione dalla Foto Ottica Bartolini, per tutto il viaggio ci sono state violenti piogge e devo dire che avevamo perso le speranze, ma arrivati al passo del Brennero spuntò il sole e con esso si risollevò il morale, anzi, vedendo quel magnifico cielo azzurro non avevamo dubbi: l’eclisse si sarebbe vista!

Arrivati a Ebenzee (tranquilla cittadina situata sulle rive del lago Traunsee, a pochi passi da Gmunden, sulla piana di Salisburgo) lasciammo i bagagli all’albergo, pronti per cenare, ma la tarda ora e le 12 ore a sedere sul pullman (io avevo la schiena paralizzata!) ci proibirono di dare un’occhiata con il binocolo allo stupendo cielo stellato austriaco, perciò andammo a letto sempre fiduciosi che il tempo avrebbe retto. Arrivata la mattina una fitta pioggerellina scese su di noi ed i bei volti sorridenti della sera precedente diventarono molto cupi, quindi alcune persone decisero di contattare il centro meteorologico di Pisa che ci mandò via fax le previsioni meteo; bisognava spostarsi! Presi tutti gli strumenti montammo sul pullman e dopo pochi chilometri si intravide un buco tra le nuvole, fu come una corsa sfrenata contro il tempo, decidemmo di fermarci sull’altra sponda del lago, proprio quando ci fu il primo contatto. Il sito era sul bordo della piscinaEclissi totale di Sole 11 agosto 1999 comunale all’aperto, con la visuale sul lago, ma non c’era tempo per aspettare, armato di macchina fotografica cominciai a puntare il mio obiettivo da 600 mm verso il sole ed anche se ogni tanto qualche nuvoletta passata a dare fastidio la parzialità fu vista da tutti, era impressionante, una macchia nera inghiottiva sempre più il sole, fintantoché ci avvicinammo alla totalità, la luce si fece di un colore sempre più livido, un cane che vagava nei pressi cominciò ad abbaiare, la mia frequenza cardiaca saliva a razzo mentre con le mani tremanti giravo la ghiera dei tempi.

La totalità durò circa 2 minuti e 20 secondi, ma sembrò un attimo, il tempo di vedere la luce diventare di un colore bronzeo, i grani di Bailey spuntare insieme all’anello di diamante, e poi la corona ampia ed estesa. finito il rullino diedi un’occhiata al cielo dove splendevano Venere, Mercurio e, più in basso, Sirio. In quei pochi istanti dove dominava un silenzio tombale capii il grande potere che ha la natura, non riuscivo più a muovere un muscolo dall’emozione. Un piccolo bagliore indicò che lo spettacolo stava finendo e quando il sole ancora un po’ coperto ritornò a risplendere a questo punto urla di clamore e di gioia si alzarono in cielo lungo tutta la sponda del lago. E’ stata un’esperienza memorabile, una di quelle che non si dimenticano mai e porterò quel ricordo in testa per sempre.

La foto nella relazione è una delle foto di Diego Vanelli, altre foto alla pagina "fotoarchivio sole".

 

Ultimo aggiornamento 05/06/2015
 


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