Relazione


 

La riunione degli osservatori italiani di meteore

Sabato 2 luglio 2005 - Pruno, Stazzema (LU) 

Parco Alpi Apuane - Pruno e il Monte Forato

Incontro degli osservatori di meteore della Unione Astrofili Italiani  promossa dalla Sezione Meteore dell’U.A.I. con l’organizzazione del Gruppo Astronomico Viareggio (G.A.V.).

L’incontro, inserito nell'ambito della manifestazione culturale del  "Solstizio d'estate" che viene organizzata annualmente a Pruno (foto a lato) e nelle località limitrofe dall'ente Parco delle Alpi Apuane, ha avuto la fattiva collaborazione dell’assessore al Turismo del Comune di Stazzema, signor Pierotti e dell’associazione di volontariato “Opera Pia Mazzucchi” della quale è stato possibile utilizzare un’accogliente ed attrezzata saletta.

Dopo i saluti di rito del presidente del G.A.V., Roberto Beltramini e del presidente dell’Associazione “Opera Pia Mazzucchi”, signor Aniceto Guidi, l’incontro è entrato nel vivo con un’ampia introduzione  dei vari aspetti dell’osservazione delle meteore svolta da Enrico Stomeo, coordinatore della Sezione U.A.I..

Stomeo è passato ad analizzare i vari aspetti dell’osservazione visuale, delle problematiche legate alla stima della magnitudine e della sua correzione in funzione dell’altezza sopra l’orizzonte, del calcolo della velocità apparente, dell’uso delle carte  per il tracciamento delle meteore osservate, della valutazione della percentuale di ostruzione della porzione di cielo in cui si osserva, della stima della magnitudine limite. Quindi sono stati accennati aspetti dell’osservazione fotografica, delle riprese video ed un veloce riferimento alle meteoriti, argomenti, questi ultimi, che poi sarebbero stati esaminati più in dettaglio.

L’incontro era improntato sulla formula della conversazione così è sempre stato possibile compiere interventi durante l’esposizione del relatore di turno.

La mattinata si è conclusa col trasferimento del gruppo dei partecipanti e degli organizzatori presso il vicinissimo ristorante “Il Poveromo” dove, durante il pranzo, vi è stato un piacevolissimo e fitto scambio di esperienze, racconti di viaggi, aneddoti, in un clima di  vera amicizia.

A seguire, l’immancabile foto-ricordo in un punto panoramico del paese di Pruno con sulloDa sinistra in piedi: Caleffi e Donatella, Guido Pezzini, Michele Martellini, Stefano Crivello, Roberto Gorelli, Roberto Haver, Massimo Martini e Biancamaria, Enrico Stomeo, Roberto Beltramini. A sedere: Luigi D'Argliano. In ginocchio: Davide Martellini. sfondo gli spettacolari Monte Forato e Pania della Croce, il primo un vero, raro gioiello della catena apuana col suo arco di  roccia calcarea che delimita un “foro” del diametro di oltre 30 metri entro il quale, come per magia, è possibile osservare, alle date opportune, il sorgere del Sole della Luna, delle Pleiadi…… circostanze che rievocano antiche e suggestive credenze druidiche.

Al pomeriggio, la ripresa dei lavori ha visto Roberto Haver esporre, con una copiosa proiezione di immagini e filmati, gli aspetti della ripresa video delle meteore mediante la telecamera “Mintron”, della riduzione dei dati e delle potenzialità della telecamera stessa. Interessantissimo il poter “sviscerare” frame per frame le meteore riprese potendone evidenziare l’apparizione della scia, la frammentazione in alcuni casi, i flares ecc. Stomeo ha mostrato come poter misurare le coordinate di inizio e fine traccia ripresa con la telecamera mediante il programma Astroart.

Ancora Haver ha poi parlato della ripresa fotografica, le pellicole, gli obiettivi, l’inquadratura.

Poi Stefano Crivello ha mostrato sul proprio PC alcuni programmi da lui creati per la gestione ed elaborazione dei dati derivati dalle osservazioni e nel corso della dimostrazione sono nate alcune idee che Crivello è stato invitato a sviluppare per implementare i suoi programmi.

Poi è stata la volta della proiezione della videocassetta registrata nel 1996 sul luogo del ritrovamento del meteorite di Fermo, circa 10 Kg di peso, e presso la locale stazione dei Carabinieri durante il periodo di “sequestro” prima dell’affidamento, da parte dello Stato, alla Comunità di Fermo. Le immagini hanno mostrato il piccolo cratere prodotto dal meteorite, alcune testimonianze e le caratteristiche morfologiche dell’oggetto. A seguito del filmato Roberto Gorelli  ha puntualizzato alcuni aspetti del meteorite, poi ha mostrato alcuni campioni di “autentiche false meteoriti” ossia campioni di rocce terrestri che un occhio poco esperto può scambiare per pietre “spaziali”. Gorelli ha poi anche brevemente raccontato la storia del meteorite di Bagnone (MS) esortandoci, data la vicinanza della zona a compiere ricerche su tutti i testi storici che ci capitassero per le mani in quanto un corpo del genere, rinvenuto nel 1905, del quale però non se ne conosce l’anno di caduta, deve per forza di cose avere prodotto effetti che anche in sole due righe di qualche antica cronaca locale devono essere stati riportati….un suggestivo e stimolante  input ad una ricerca storico-scientifica!. Gorelli ha concluso il suo intervento con una esposizione relativa alle così dette micro-meteoriti, la loro origine, la possibilità di raccolta.

Terminati i lavori, trasferimento all’Osservatorio “Alpi Apuane” dove agli ospiti sono stati mostrati i locali in corso di realizzazione e la specola, quindi a cena da “Luciana” alle Mulina di Stazzema dove le chiacchierate hanno spaziato dalla meteore alle comete agli aneddoti di “quasi scoperte” ecc.

Di nuovo all’Osservatorio dove i partecipanti hanno potuto osservare visualmente, dare il via alle telecamere sotto un cielo che è stato stimato tra la ML 6.1 e la 6.3 con una bella Via Lattea che lo tagliava. Un bottino di 18,  17 e 8 meteore (rispettivamente Haver, D’Argliano e Gorelli) non è male in considerazione che non ci sono sciami particolari in questo periodo. Un flare notevolissimo si è avuto per il “flash” di un satellite IRIDIUM…qualche istante di eccitazione poi si è compresa la natura del fenomeno osservato. Il fenomeno é stato ripreso anche con la telecamera da Stomeo che ha stimato, con una successiva analisi del filmato, di magnitudine -8.

Poi è stata la volta di una dimostrazione pratica delle potenzialità della telecamera Mintron applicata al fuoco diretto del telescopio, in qM22 con telecamera Mintronuesto caso un SC da 20 cm. e 2 metri di focale: pochi secondi e M 13 “esplodeva” sul monitor di Marco Caleffi in una miriade di stelle, almeno fino alla 15^ 16^ magnitudine; M 57 con la sua stella progenitrice, M 27, M17, M 22 (immagine a fianco), M11, M 31 in Andromeda…..tanto per fare alcuni test che ci hanno convinto che una Mintron è molto di più di uno strumento valido per la ricerca meteorica ma anche per la didattica e lo studio di vari oggetti.

Nell'immagine a fianco l'ammasso globulare M22 nel Sagittario. Da un fotogramma della telecamera Mintron al fuoco diretto del telescopio SC da 20 cm. e 2 metri di focale.

Infine il congedo, ad alba ormai imminente ed un arrivederci ad un altro incontro da noi o in altra sede ma anche un invito a venirci a trovare per osservare insieme nel nostro osservatorio una volta che questo (presto!) sarà completato.

 

 

Ultimo aggiornamento 28/07/2005
 


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